martedì 28 maggio 2013

ERNIA DEL DISCO LOMBARE



ERNIA DEL DISCO LOMBARE
 



Come un’ernia del disco causa dolore:
Quando un disco si degenera, questo può erniare (il nucleo interno spinge fuori) dietro nel canale spinale, questo è ciò che è definito ernia del disco. Il punto debole in un disco è immediatamente sotto la radice del nervo, e un’ ernia del discoin quest’area mette una pressione diretta sopra il nervo, che a sua volta può causare dolore, irradiandosi giù per la gamba del paziente fino al piede.
Circa 90% delle ernie del disco sono all’altezza di L4-L5 (segmenti lombari 4 e 5) o L5-S1 (segmento lombare 5 e segmento sacrale 1) che causano dolore ai nervi L5 o S1, rispettivamente.
• La ripercussione sul nervo L5 a causa di un’ ernia del discopuò causare debolezza nell’estensione dell’alluce e potenzialmente nella caviglia (piede cadente). Si può sentire insensibilità e dolore nella parte superiore del piede e il dolore può anche irradiarsi nella parte posteriore.
• La ripercussione sul nervo S1 a causa di un’ernia del disco può causare la perdita del riflesso e/o la debolezza della caviglia al momento della spinta (i pazienti non riescono ad estendere le dita). L’insensibilità e il dolore possono irradiarsi verso la pianta o la parte esteriore del piede.Il disco (o disco intervertebrale) è una struttura fisica che si trova tra il corpo del rachide dal collo all’osso sacro. Il disco serve come un cuscino e aiuta il movimento della colonna vertebrale.
Un singolo disco e i suoi due corpi vertebrali non hanno molta abilità di movimento, quando messi insieme lungo l’estensione del rachide, la quantità di movimento fornito è notevole. Ogni disco è composto di due parti: il nucleo polposo (la parte centrale) e l’annulus fibrosis (la parte esterna). Il nucleo polposo fornisce l’imbottitura ed è contenuto dall’annulus fibrosis, che a sua volta forma un anello intorno al nucleo polposo e si attacca sopra e sotto la struttura vertebrale.Lo spostamento del materiale discale può succedere al centro o, più comunemente, lateralmente.
Le ernie del disco laterali sono una causa frequente della sciatica con dolore alla gamba (radiculopatia lombare).
Le ernie del disco lombari più comuni sono localizzate tra la quarta e la quinta struttura vertebrale lombare, e tra la quinta lombare e la prima struttura vertebrale sacrale. Questi livelli sono anche chiamati L4/5 e L5/S1 e si ritiene che costituiscano più di 90% delle ernie del disco lombari.
Le ernie in altri livelli del tratto lombare (L1-L2, L2-L3 e L3-L4), sono molto meno comuni, nonostante il fatto che anche di esse ci sia una buona casistica. Radiologi e chirurgi usano una quantità di termini diversi per riferirsi a problemi del disco intervertebrale. Ernia del disco, disco rotto, disco protuso, disco prolassato e disco scivolato, generalmente tutti significano più o meno la stessa cosa. Questi termini indicano che il nucleo polposo è stato spostato all’indietro e pressa la radice o radici del nervo. Il disco gonfio si riferisce ad un allargamento generale del disco al di là del suo limite normale. Un disco gonfio non è necessariamente una scoperta anomala e può semplicemente essere il risultato della vecchiaia. Similmente, il termine degenerazione del disco (o disco degenerato) è frequente, particolarmente in notizie RMN. Questo significa che c’è stata una perdita del fluido contenuto nel disco e, usualmente, una perdita dell’altezza normale del disco, ed anche questo è riscontrato nell’anzianità. Benché il disco gonfio e il disco degenerato siano visti durante l’anzianità, entrambe possono essere associati a problemi clinici.
Cause:I traumi sono la causa frequente delle ernia del disco lombari. Normalmente c’è una storia di sollevamenti di peso associati a piegamenti o torsioni. Qualche volta una caduta o una caduta imminente può causare un’ernia del disco. Incidenti d’automobile e cadute da un’altezza possono anche causare le ernie del disco. Non è raro nei pazienti perfino di non ricordare l’evento traumatico, questo perché la sintomatologia dolore può avvenire anche parecchio tempo dopo.

Sintomi:Il sintomo più comune di un’ernia del discoè il dolore, normalmente descritto come localizzato alla natica che si diffonde lungo la parte posteriore della coscia ed alcune volte all’esterno del polpaccio. Il luogo specifico può variare e dipende da quale disco è colpito (e così da quale radice del nervo è schiacciata). Il dolore (e altri sintomi e segni) viene dalla pressione sulla radice del nervo e spesso comincia come un semplice dolore di schiena, che raggiunge la gamba. Quando il dolore si sposta alla gamba, non è raro che il dolore alla schiena diventi meno severo. Sforzi come il movimento del corpo, tosse o starnuti sono delle cose che tendono a peggiorare il dolore. Le ernie del disco molto grandi possono causare quello che è conosciuto come la “sindrome della coda equina”. Questa è una sindrome rara causata da una grand’ernia del disco che mette pressione sulle radici di molti nervi. Segni e sintomi includono problemi urinari (tanto la ritenzione come l’incontinenza), la perdita della forza della gamba o del piede, anestesia della “sella” (perdita della sensazione dell’area del corpo che sarebbe in contatto con una sella, il perineo), diminuzione del tono dello sfintere rettale e variabile quantità di dolore (estendendosi dal minimo al severo). In questo caso vi è un’emergenza chirurgica.

Diagnostica:Come sempre, una storia accurata e un esame fisico sono i primi passi in diagnosi. Un’ernia del disco al livello L4-L5 può causare una diminuzione del piegamento del piede e delle caviglie. Si può anche avere la perdita della sensazione che coinvolge la parte superiore del piede, particolarmente verso l’interno. Un’ernia del disco al livello L5-S1 può causare difficoltà di premere verso il basso il piede e una diminuita sensibilità lungo la sua parte esterna. In entrambi i casi, si può avere dolore quando la gamba è alzata mentre il paziente è disteso. Questo è chiamato il test di sollevamento della gamba estesa (anche conosciuto come segnale di Lasègues). Nell’assenza delle indicazioni per interventi d’urgenza (perdita di forza, problemi urinari), studi d’immagini non sono probabilmente necessari all’inizio del dolore. Dopo un periodo ragionevole di gestione prudente (non-chirurgica), se i sintomi persistono, una RMN è il migliore test diagnostico. E’ d’interesse la scoperta che la RMN in pazienti normali (ossia che non lamentano alcun problema lungo il rachide), può mettere alla luce delle ernie del disco in una percentuale del 36% dei casi, in rapporto alla loro età. Una RMN lombare (o spina lombo-sacrale) mostrerà le ernie del disco più significative clinicamente. In qualche caso raro la RMN può non diagnosticare ma segnalare una possibilità. In questi casi un mielogramma e una TAC post-mielogramma possono essere necessari. Occasionalmente, l’elettromiografia e il test di velocità di conduzione del nervo (EMG/NCV) può essere usato per aiutare a distinguere quale tra le due possibili radici del nervo è coinvolta.

Trattamento:Il trattamento delle ernie di disco lombari può essere diviso in due categorie: quella conservativa grazie all’ Osteopatia e quella chirurgica. Un’eccezione sarebbe da farsi nei casi di sindrome della cauda equina, di perdita immediata della forza del piede o di problemi urinari, ai quali la chirurgia sarebbe considerata l’approccio prudente.In generale, il trattamento Osteopatico include manovre, manipolazioni e mobilizzazioni per ridurre la pressione sulla radice del nervo. Rimanere in una posizione con le anche e le ginocchia piegate spesso aiuta. Riposo a letto, comunque, non dovrebbe durare più di due a quattro giorni. Durante la fase acuta del dolore la mesoterapia può essere di grande aiuto comunque, devono essere evitati sollevamenti di pesi, piegamenti, torsioni, e lunghi periodi seduti. Apparecchi ortopedici o corsetti sono di poco valore e a lungo possono causare una perdita del tono muscolare. Se i sintomi migliorano allora seguirà una ripresa graduale delle attività normali.

Se si raggiunge il sollievo del dolore, uno svolgimento di terapia fisica Ginnastica Osteopatica può essere utile per cercare di impedire la ricorrenza, con l’insegnamento appropriato della meccanica del corpo e con gli esercizi di rafforzamento della muscolatura spinale. Il trattamento chirurgico è riservato esclusivamente ai pazienti che presentano i segni e i sintomi che richiedono decompressione urgente, e a quelli che non possono o non vogliono spendere tempo con gli approcci prudenti a causa del lavoro e anche a quelli che hanno fallito la gestione prudente dopo una ragionevole quantità di tempo (dalle otto alle dieci settimane).
Il procedimento svolto più comunemente per il trattamento dell’ernia del disco lombare è conosciuto come discectomia lombare (o discectomia micro-lombare). L’operazione è normalmente fatta con una piccola incisione (circa 2/3 cm). Alcuni pazienti sono capaci di andare via il giorno stesso della chirurgia. La maggior parte, comunque, rimane dalle 24 alle 48 ore ricoverata, è bene, anche dopo l’intervento chirurgico, una visita Osteopatica per fare un esame posturale preciso e se necessitano, dei trattamenti osteopatici per distribuire i carichi in maniera corretta ed evitare così delle recidive. Alcuni chirurghi usano un endoscopio per svolgere la discectomia. Questo permette un’incisione minore e meno dissezione del muscolo. Il lato negativo è che la visibilità e l’abilità di rimuovere alcuni frammenti di disco possono essere compromesse. Altre tecniche per il trattamento dell’ernia lombare includono: la rimozione sottocutanea del disco (meccanica o a laser). Queste tecniche sono usate molto meno spesso della discectomia standard.

venerdì 24 maggio 2013

LA MELA ROSSA

Il nostro Organismo è un sistema materiale formato da innumerevoli miliardi di miliardi di unità strutturali.
Ognuna di esse ovviamente non è messa lì a caso, ma ha un suo ruolo ben preciso ed addirittura dettagliato, in ogni attimo e posizione, nell’intera giornata. Ma ogni unità strutturale può svolgere il suo ruolo all’interno dell’Organismo solo ed esclusivamente se all’interno di quest’ultimo vi è un particolarissimo Equilibrio, chiamato appunto Equilibrio Acido-Base. 
tornasole-150x150Se non è del tutto costantemente presente questo Equilibrio, l’Organismo ha immediatamente innumerevoli gravi problemi addirittura strutturali, che deve immediatamente risolvere; ma può farlo solo ed esclusivamente danneggiando enormemente numerosissimi organi.
Infatti l’Equilibrio Acido-Base è un delicatissimo equilibrio essenzialmente di cariche elettriche: un Acido tende a prendere Elettroni (carica elettrica negativa) da un’altra unità strutturale, una Base tende a cedere Elettroni, e ciò comporta anche numerosissimi effetti secondari principali.
Uno dei problemi è che gli Elettroni costituiscono anche una vera e propria colla atomica, che è capace di tenere letteralmente gli Atomi attaccati tra loro a formare anche le molecole (gli elettroni più esterni di ogni molecola, che sono quelli su cui principalmente agisce l’Acido, sono proprio i cosiddetti elettroni di legame).
2Se, ad esempio, nel nostro organismo, c’è anche un piccolissimo eccesso di Acidi (Acidosi), essi, rubando esattamente Elettroni (specialmente quelli di legame) alle nostre molecole (questo processo si chiama Corrosione, che è proprio il mestiere di ogni Acido), le scollano letteralmente, e molti atomi della loro delicatissima struttura tridimensionale (ogni forma molecolare ha una precisissima funzione biochimica e fisiologica), vengono addirittura staccati, o, come minimo, cambiano la loro posizione relativa agli altri atomi della molecola, determinando, quindi, o una totale distruzione della molecola stessa, o, come minimo, una totale perdita della funzionalità biochimica della molecola stessa.
Anche un piccolissimo eccesso di Basi (Alcalosi), determina un risultato assolutamente analogo, solo che attua un meccanismo contrario, lo fa cedendo Elettroni alla molecola, cosa che modifica anch’essa enormemente la struttura molecolare stessa, determinandone la perdita della sua essenziale funzionalità biochimica.
Quindi sia Acidosi che Alcalosi, distruggono letteralmente il nostro Organismo (anche se, l’Acidosi è un fenomeno biochimico sempre decisamente peggiore dell’Alcalosi).
20120429200903-acido-baseOra, siccome tutte le unità strutturali del nostro Organismo derivano dall’Alimentazione, la quale, specialmente in fase di assorbimento, interagisce direttamente e primariamente con il Sangue, quest’ultimo è proprio la prima parte fondamentale del nostro Organismo che, proprio dall’Alimentazione, può subire le disastrose variazioni di pH.
Inoltre, il Sangue, essendo in strettissimo contatto addirittura con ogni singola cellula del nostro Organismo,  se subisce una variazione di pH (per il sangue anche la più piccola variazione di pH è assolutamente biochimicamente disastrosa; infatti oltre minimi scostamenti dal valore costante di pH= 7,41, c’è addirittura la morte), anche tutto il resto dell’Organismo (addirittura in pochi secondi) subisce immediatamente la disastrosa variazione di pH, fino al livello non solo endocellulare, ma addirittura il più pericoloso livello endonucleico, fino a danneggiare persino le essenziali strutture più assolutamente vitali del DNA (anche tutti i tentativi di reazione dell’organismo agli stati di Acidosi o Alcalosi, a cominciare da quella ematica, sono assolutamente disastrosi per tutti i settori dell’organismo stesso).
blog_ph
Per capire meglio quanto, sia lo stato di Acidosi che lo stato di Alcalosi, siano totalmente massacranti per l’intero organismo, basta considerare il dato di fatto che il Sangue, partendo sempre dal valore di pH assolutamente essenziale vitale di 7,41 (valore specie-specifico per la Specie Umana relativo allo stadio naturale di disintossicazione aspecifica massima), sia al di sotto della pur piccolissima variazione di pH che lo porta allo stato di Acidosi con pH=7,35 (minimo assoluto 7,2), e sia al di sopra della piccola variazione di pH che lo porta allo stato di Alcalosi con pH=7,48 (massimo assoluto 7,8), determina, per l’intero Organismo, addirittura la morte (normalmente prima coma per Acidosi, o Alcalosi, e poi morte).
Ne risulta, quindi, che dobbiamo fare di tutto affinché questo equilibrio Acido-Base, risulti sempre assolutamente inalterato.
th (1)
Un solo centesimale in meno (Acido) o in più (Basico, detto anche Alcalino), a livello molecolare, indica una situazione di letterale distruzione in atto nel nostro organismo.
Dunque, non dobbiamo mai introdurre nel nostro Organismo “Cibi” che alterano, anche per un solo attimo, questo delicatissimo vitale equilibrio (quindi il nostro pH ematico, cioè del sangue pH=7,41), base assolutamente essenziale per la nostra stessa sopravvivenza.
Il Cibo che lascia invariato il pH ematico si dice pH inalterante, il “Cibo” che Acidifica il sangue si dice Acidificante, il “Cibo” che Alcalinizza il sangue si dice Alcalinizzante; (ovviamente si intendono rispetto al valore fisiologico naturale ematico |neutralità fisiologica| di pH= 7,41, non rispetto alla neutralità assoluta che è pH=7).
482560_304184076382117_1075147189_n
Di conseguenza, per la Specie Umana, un cibo può essere:
• quasi fisio-neutro e pH inalterante (esclusivamente la Mela Rossa Stark),
• estremamente Acido ed estremamente Acidificante (ad esempio, la frutta acida),
• leggermente Acido e leggermente Acidificante (ad esempio, la Frutta Dolce),
• decisamente Alcalino e decisamente Alcalinizzante (ad esempio, l’Avocado),
• estremamente Alcalino ed estremamente Alcalinizzante (ad esempio, la Zucca).
577467_297516427048882_249180078_nOra, considerando anche i cosiddetti “Cibi” diversi da Frutta, l’unico Cibo al mondo capace di lasciare assolutamente inalterato il pH ematico, di un individuo appartenente alla Specie Umana, è proprio esattamente uno solo: la Mela Rossa.
Basterebbe, ancora, solo questo dato di fatto a dimostrare che la Specie Umana è Malivora

mercoledì 22 maggio 2013

MAL DI TESTA



MAL DI TESTA
La sua causa potrebbe essere il malposizionamento della prima vertebra cervicale: L’ATLANTE
Possiamo suddividere il mal di testa in questi gruppi principali:
• Emicrania
• Muscolo-Tensiva
• Ormonale
• A Grappolo
• Mal di testa da Sinusite
• SNVA il Denominatore Comune
L’Emicrania tecnicamente viene definita tale un mal di testa di un lato del cranio. Spesso accompagnata da nausea, vomito, disturbi visivi. Vi sono due maggiori tipologie dell’emicrania:
Emicrania Classica: circa il 10/15 %, caratterizzata da Aura (turbe visive e vascolari).
Emicrania Comune: circa 85% dei mal di testa senz’Aura.La maggior parte dei mal di testa viene “innescato” e non causato da cambiamenti dei livelli di zucchero, cambiamenti ormonali, stress e fatica, alimenti.L’Emicrania può esordire in ogni momento della vita, tuttavia sono gli adolescenti ad esserne i più affetti. Circa il 10% degli uomini ed il 20% delle donne ha fatto esperienza o soffre frequentemente di Emicrania. E’ calcolato che circa 6 milioni di Italiani soffrano di Emicrania cronica.Di solito, l’arrivo dell’Emicrania è preannunciato da disturbi visivi tipo luci brillanti colorate, la così detta Aura. Il mal di testa dura dalle 8 ore a 3 giorni, vi può essere un dolore sordo, oppure un pungente dolore freddo, spesso è presente un dolore invalidante retro-oculare o alla tempia. Usualmente chi soffre di emicrania cerca calma, oscurità e riposo. L’Emicrania esige il suo caro prezzo sia ai sofferenti che alle loro famiglie, in qualità della vita e in perdita di produttività. Il metodo che utilizziamo per correggere l’Atlante, la prima vertebra cervicale, è innovativo e incredibile per i suoi effetti su tale patologia e tutti i suoi sintomi.
Mal di testa Muscolo-Tensivo
All’incirca il 75% di tutti i mal di testa cronici rientrano in questa categoria.Vi sono due tipi di mal di testa Muscolo-Tensivo:
- Acuto: mal di testa temporanei che sono alleviati da riposo, rilassamento o dai comuni farmaci da banco.
- Cronico: mal di testa con episodi frequenti, si arriva perfino a mal di testa quotidiani, e se non rispondono rapidamente ai farmaci più comuni, spesso si devono usare farmaci e dosaggi più aggressivi. La nostra tecnica di cui siamo depositari, di correzione dell’Atlante, ha dimostrato essere efficace anche per questo tipo di mal di testa.
Mal di testa ormonaleChiaramente, i mal di testa possono essere innescati dai cambiamenti nella chimica del corpo. I fattori di questi cambiamenti includono: stress, irregolarità alimentari e il flusso mestruale. Si noti che ribadiamo il concetto di “innescati” e non “causati”. Non sempre lo stress, il saltare un pasto o una cena abbondante e il ciclo mestruale possono causare, a tutte le persone, un mal di testa. Le ultime ricerche sono ampiamente concordi a riguardo nell’affermare che in questi casi la vera causa del mal di testa è assente.I mal di testa non sono causati dal livello di stress, dalla stanchezza o dalla dieta. Questi fattori possono sembrare essere loro la vera causa, semplicemente perché essi sono effettivamente l’innesco dei mal di testa nella maggior parte della popolazione sofferente.
Cefalea a Grappolo Il dolore causato da Cefalea a Grappolo è considerato essere il dolore più forte che una persona possa provare. Questo tipo di mal di testa è riconosciuto come il più doloroso, hanno origine vascolare e avvengono in meno dell’1% dei veri pazienti sofferenti da mal di testa. La Cefalea a Grappolo è circa 5 volte più comune nella popolazione maschile.I sintomi sono arrossamento oculare, lacrimazione, naso pieno o rinorrea, gonfiore palpebrale, ptosi e riduzione del diametro pupillare (miosi), sudorazione della faccia e della fronte, in varia combinazione e nello stesso lato del dolore, e ad un senso di irrequietezza e/o agitazione. Il dolore può essere così intenso che i pazienti sofferenti possono desiderare il suicidio.
Mal di testa da SinusiteMolte persone (compresi i medici) sbagliano la diagnosi dell’Emicrania o della Cefalea a Grappolo con il mal di testa da Sinusite, che avviene in una piccolissima frazione della popolazione e viene accompagnata da rinorrea e febbre. Come mai tanti tipi di Mal di Testa hanno dolore ai seni? Tutto ciò ha a che fare con il “dolore riferito”. Alcuni esempi di dolore riferito sono: il mal di schiena quando si ha una infezione renale, altro esempio è il dolore al braccio sinistro quando si hanno problemi al cuore.Dolore ai Seni associati con Mal di Testa spessissimo hanno un legame con il Nervo Craniale V.
Il coinvolgimento di questo nervo può causare dolore al viso, alla fronte, dolore retro-oculare ed ai seni.


SNVA:
IL DENOMINATORE COMUNE“Osservate attentamente la colonna vertebrale per cercare la causa della malattia.”( Ippocrate, 300 a.C.)Gli eventi ed i sintomi associati con i vari tipi di mal di testa sopra descritti innescano solo il Mal di Testa ma non ne sono la causa. Le donne che hanno mal di testa una volta al mese per due o tre giorni, hanno certamente un buon motivo per giustificare i loro mal di testa. Carattere, stress, ormoni ed altri fattori giocano un ruolo importante nella manifestazione periodica di questa dolorosa e frustante condizione.
Evidenze cliniche dimostrano che questi fattori non sono assolutamente la causa del mal di testa, ma solo l’innesco !Ora il quesito è: se gli ormoni, lo stress, la dieta etc. sono solo l’innesco quale è la causa?Che cosa hanno in comune questi differenti tipi di mal di testa? La nostra esperienza clinica ci ha mostrato che ben nel 90% dei pazienti sofferenti di mal di testa, cefalea od emicrania hanno un denominatore comune:la Sindrome Neuro-Vascolare dell’Atlante, che compromette l’integrità tra il cervello ed il corpo e creando lo stato della “causa” che può essere innescato dai fattori prima suddetti.L’Atlante è la prima vertebra cervicale, sulla quale poggia tutto la testa; questa vertebra ha delle caratteristiche strutturali uniche, ed ha una influenza importante sul rifornimento di sangue al cervello e alla testa. L’Atlante, per la sua posizione e per l’anatomia con la quale è in stretto contatto, può influire anche sullo stato neurologico del tronco encefalico e del midollo spinale; da qui il nome di Sindrome Neuro-Vascolare dell’Atlante (SNVA).
Due sono i fattori particolari e inusuali circa l’Atlante e questa area di transizione fra tratto cervicale e testa:
1. In tutto il resto della colonna vertebrale le vertebre hanno un meccanismo di bloccaggio di sicurezza reciproco che previene alle vertebre di torcersi o sublussarsi eccessivamente. Ciò non è presente nell’Atlante, esso funziona similmente ad una articolazione universale, vi sono muscoli e legamenti, ma essi non controllano il movimento tanto quanto avviene nelle altre vertebre grazie alle faccette articolari. In aggiunta, le superficie articolari dell’Atlante sono molto scivolose, hanno in effetti un coefficiente di frizione di .005 quasi come il patinare sul ghiaccio.
2. Attraverso ed intorno all’Atlante vi è un passaggio incredibile di strutture anatomiche vascolari e neurologiche che influenzano tutto l’organismo. Quando questa prima vertebra è disallineata, osteopaticamente detta “sublussata” rispetto l’Occipite, cosa che noi abbiamo riscontrato nel 90% dei pazienti sofferenti di cefalea o emicrania, ecco che si possono manifestare tutta una serie di sintomi neurologici e vascolari (SNVA): emicrania, cefalea, vertigine, nausea, tinnito etc. Il dolore che provate durante un mal di testa o emicrania non è del cervello, perché esso non può provare il dolore. In realtà, sono i nervi, i muscoli intorno al cranio, i vasi sanguigni del cranio che hanno le capacità di input sensorio. Input sensorio significa che i tessuti hanno la capacità di trasmettere segnali di dolore al cervello.

Questi tessuti e la loro relazione con le strutture circostanti sono la causa all’incirca del 99% di tutti i mal di testa. Questi vengono definiti mal di testa extracranici. Incredibilmente, questi tessuti possono causare dolori così intensi che sono percepiti dal soggetto come provenienti dall’interno del cervello. I mal di testa extracranici possono anche comportare sintomi come: nausea, fatica, disturbi visivi, vertigine finanche depressione.

LA SOLUZIONE
E’ disponibile da qualche anno una metodologia innovativa che (con uno, al massimo due trattamenti) può ripristinare la posizione dell’Atlante nella sua sede anatomico-fisiologica corretta. Si tratta di un’abile procedura manipolativa Osteopatica, che con un metodo alquanto sicuro per il paziente, ripristina nella giusta posizione l’Atlante rispetto all’Occipite. Riportando l’Atlante nella posizione corretta, la testa ed il collo tornano ad essere fisiologicamente allineati. Si ripristina così l’equilibrio del corpo riattivando la normale funzionalità neuro-vascolare prima sofferente.

domenica 19 maggio 2013

ODONTOIATRIA E MALOCCLUSIONI



ODONTOIATRIA E MALOCCLUSIONI

Odontoiatri ed Osteopati da sempre lavorano e collaborano insieme per i problemi alla bocca, denti, mandibola, ossa craniche da quando il sistema d’Osteopatia Craniale è stato ideato. La chiave all’integrazione dei concetti d’entrambe le professioni è il rispetto per il movimento inerente nel corpo umano (che è il risultato del meccanismo di respirazione primaria) includendo le strutture del cranio (ossa, membrane, fluidi, SNC). L’idea fondamentale è che tutte le parti del corpo sono strettamente interrelate. La bocca e la mandibola non sono parti separate dal resto del corpo ed i cambiamenti in queste zone influenzeranno il corpo stesso e viceversa.Problemi che affliggono la bocca e denti hanno un effetto diretto sul resto del corpo.
L’osteopata non ha la conoscenza del dentista ed il dentista non ha la conoscenza dell’osteopata, tuttavia insieme possono collaborare per risolvere ottimamente i problemi di malocclusione dei loro pazienti.E’ sorprendente scoprire quanti sono I problemi dentali che hanno cause meccaniche.
Tra i problemi comuni più trattati vi sono:
• Problemi all’Articolazione TemporoMandibolare
• Mal di denti
• Problemi ortodontici
• Bruxismo
• Malocclusioni
• Sintomi da estrazione traumatica.Per comprendere ciò bisogna vedere il corpo umano sotto un’altra ottica:Noi deglutiamo 1200-1300 volte al giorno, vi è un grande gioco di forze che è esercitato nella bocca. I muscoli della masticazione si contraggono e rilassano su tutto il cranio, mentre con l’appropriata deglutizione, la lingua spinge e si protende separando la mascella superiore da quell’inferiore. Ed è proprio l’equilibrio di queste forze che aiuta a fissare la struttura della bocca e la posizione dei denti. Se la respirazione nasale (quella corretta) è compromessa, la mandibola (con essa la lingua) deve rimanere aperta, con il risultato di modelli di deglutizione scorretti. Nei bambini questo interferisce con la crescita del palato, causando un palato stretto che a sua volta compromette la respirazione e la deglutizione, a causa di uno spazio non sufficiente per la lingua. Coloro i quali respirano con la bocca, normalmente affondano la loro faccia nel guanciale per calmare ed umidificare il loro respiro. Questo comporta delle pressioni anormali al volto e alla mandibola causando problemi al collo ed un’irregolare crescita del volto e della mandibola stessa. Si crea così un circolo vizioso.Talvolta il palato è determinato da fattori genetici, altre volte sono dei trauma al volto ad interferire sulla giusta crescita.Se una persona ha problemi cronici di deglutizione, i muscoli coinvolti sono contratti creando tensione alla mandibola, al volto, collo ed alta schiena. Questo può causare la caratteristica postura con la testa spostata in avanti, e lordosi cervicale e lombare più accentuate.Con l’incremento della tensione dei muscoli della deglutizione, la mandibola si muove posteriormente rispetto alla sua normale posizione per creare un compenso (raramente si muove anteriormente). Questo porterà stress all’Articolazione TemporoMandibolare con indolenzimento, dolore, schiocco ed il classico rumore di click. Fra l’altro vi sarà un malocclusione dei denti, ponendone alcuni sotto eccessive forze ed altri sotto minime.L’aumento delle forze meccaniche su alcuni denti porterà dolore ai denti, e problemi gengivali, rendendoli più suscettibili all’infezioni.Alcuni di questi problemi possono essere trattati egregiamente con l’Osteopatia. Altri richiedono un intervento combinato con l’odontoiatra.
Il trattamento osteopatico è importante per mantenere i tessuti liberi e flessibili, adatti ai cambiamenti con facilità e naturalezza.Le cause di problemi Osteopatici di malocclusione sono vari, ma principalmente includono:
• Un trauma, che può essere diretto od indiretto
• Un lavoro ai denti che può includere: Un trauma da estrazione dentale, Ortodonzia, Corone, Ponti, Lavori canalari, Aggiustamento non fisiologico del morso.
• Posizione mentre si dorme
• Chirurgia
• Terapia radiante
• Malattia sistemica
• Problemi di sviluppo
• Postura scorrettaConcludendo:
• Lo sviluppo oro-facciale dipende direttamente dalla corretta deglutizione.
• La corretta deglutizione dipende da una giusta respirazione.
• La giusta respirazione dipende dalla RESPIRAZIONE PRIMARIA.
• La respirazione primaria è dipendente dall’armonia dell’intera struttura del corpo e dal primo respiro pieno.
SINTOMI CHE POSSONO ESSERE TRATTATI OSTEOPATICAMENTE CHE DIPENDONO DA UNA MALOCCLUSIONE

• Dolore al viso
• Cefalea
• Emicrania
• Sinusite
• Otite
• Cervicalgia
• Mal di schiena
• Gonalgia
• Stanchezza
• Mancanza di concentrazione.Il volto è composto di diverse ossa, alcune di queste ossa sono molto delicate, e sono strettamente interrelate tra loro in maniera molto complessa. Le ossa della faccia, come le altre nel resto del cranio, sono libere di muoversi in maniera ritmica e millimetrica. Questo movimento tra le ossa è importante per il drenaggio dei seni e permette il libero passaggio dell’aria nel naso. Un trauma al volto può restringere il normale movimento tra le ossa con conseguenti disturbi in tutto il corpo. Uno dei più comuni traumi sono i trattamenti dentistici.
Estrazioni dei dentiLa forza usata per estrarre un dente spesso viene trasmessa tramite le articolazioni alle ossa del volto causando un blocco od una alterazione al loro naturale movimento.Protesi e Dentiere Una dentiera superiore ha l’effetto di trattenere le ossa della mascella strettamente unite, bloccando così il loro naturale movimento, causando indebolimento visivo, congestione dei seni, e problemi uditivi. E’ buona norma togliere le dentiere la notte in modo da lasciare la possibilità alle ossa del volto di rilassarsi. E’ fondamentale mantenere sempre una giusta altezza tra la mascella e la mandibola, cosa difficile quando mancano dei denti, in caso contrario si crea uno squilibrio nell’azione dei muscoli della mandibola con conseguenti contrazioni ed irrigidimento del collo e tutto quello che ne segue. Alcune persone non hanno i molari e questo crea una grande difficoltà nella masticazione creando una intensa tensione alle strutture della testa e del collo, con conseguenti cefalee e cervicalgie.
Apparecchi, bite e lavori OrtodonticiI trattamenti ortodontici hanno l’effetto drammatico sul normale funzionamento del volto, e possono avere ripercussioni sull’intero corpo. Enormi stress sono inflitti alle ossa della faccia quando i denti vengono mossi nel loro alveolo, causando così restrizioni o blocchi nelle ossa del volto. I sintomi più comuni di ciò sono. Cefalee, irritabilità, mancanza di concentrazione, click articolare, torcicollo, abbassamento delle difese immunitarie, tensioni muscolo scheletriche.
SE DOVETE FARE UN LAVORO ORTODONTICO, ABBINATE AL DENTISTA I TRATTAMENTI DA UN osteopata!

Il trattamento osteopatico è vivamente raccomandato PRIMA che l’apparecchio venga installato, per ridurre gli stress al minimo. DURANTE il tempo che l’apparecchio è portato, per aiutare il corpo ad accettare i cambiamenti causati dall’adattamento ad una nuova postura e per ridurre al minimo i suoi sintomi. DOPO quando l’apparecchio viene rimosso, per ridurre al minimo gli effetti a lungo termine.PONTIGeneralmente i ponti non causano problemi alla meccanica del volto. L’unica eccezione è il ponte tra i due incisivi superiori, che blocca tutta la mascella dal suo muoversi fisiologicamente. Creando così uno stress che passa poi all’intera mobilità craniale.