martedì 25 giugno 2013

7 MOTIVI PER UTILIZZARE IL TAPING NEUROMUSCOLARE



7 motivi per utilizzare il taping neuromuscolare
 
Ecco un piccolo elenco per comprendere in modo rapido e chiaro quando e come utilizzare il taping neuromuscolare:
economico: un rotolo da 5mt costa in media meno di 18 euro;
rapido da applicare e da rimuovere: la sostanza collante, pur effettuando un’ottima presa sulla cute, non provoca problemi quando è il momento di rimuovere il tape;
-non ha controindicazioni: ovvero, ce ne sono ma sono talmente limitate e rare che possiamo affermare che il taping neuromuscolare non ha controindicazioni;
-non ha effetti collaterali degni di nota: l’unico effetto collaterale può essere un formicolìo della zona trattata, dovuto ad un aumento della circolazione sanguigna;
-è utilizzabile in tutte le fasce d’età;
rapidamente efficace: se applicato in modo adeguato e in patologie che rientrano nel trattamento del taping, il benessere è quasi immediato;
-è ripetibile: non esiste un numero predefinito di applicazioni.
Qualora la situazione patologica sia particolarmente cronica, si può applicare il tape senza problemi anche per periodi lunghi.
Ultima notizia importante: IL COLORE E’ UNA VARIABILE PURAMENTE ESTETICA!!!
Il tape infatti è così composto:
-uno strato di cotone di pochi millimetri, intessuto con fibre elastiche;
-uno strato di adesivo acrilico latex-free spalmato ad onde;
Il colore, quindi, non influisce in alcun modo sulla efficacia del tape.

lunedì 24 giugno 2013

FLUORURO DI SODIO NEI DENTRIFICI

Lo sapevi che nei dentifrici c’è il Fluoruro di sodio, un prodotto tossico?

 
Sapevi che il fluoruro di sodio contenuto in diversi prodotti e alimenti è tossico? È infatti un ingrediente presente nei veleni per topi e scarafaggi, negli anestetici, nei farmaci psichiatrici (Prozac) e ipnotici e nel gas nervino.
dentifrici
Diverse scoperte scientifiche hanno rivelato che il fluoruro provoca vari disturbi mentali, danneggia la struttura ossea e peggio riduce la durata della vita.
Fluoruro di sodio. Ricerche scientifiche
I danni accertati dall’ingestione del fluoro sono: rischi al cervello, rischi per la ghiandola tiroidea, rischio per le ossa, rischi per pazienti sofferenti ai reni, ecc.
Il fluoruro si accumula nelle ossa e le rende più fragili e soggette a fratture: danneggia gli enzimi, in particolare quelli delle ossa, che contengono il 99% del fluoruro del corpo. Con gli enzimi danneggiati dal fluoruro e incapaci di produrre il collagene necessario a mantenere le ossa forti e in buona salute, esse divengono fragili e deboli.
Fluoruro di sodio. Alcune fonti contenente fluoro
Evita dunque il più possibile l’assunzione di fluoro, leggi le etichette dell’acqua in bottiglia, cerca un dentifricio senza fluoro.
Ecco alcune fonti di assunzione di fluoro:
  • chewingum
  • medicinali
  • bevande gassate (coca cola – pepsi etc…)
  • tè in bottiglia o lattina
  • gatorade
  • bastoncini di pesce (meccanicamente disossati)
  • bastoncini di pollo (meccanicamente disossati)
  • cibi cucinati in contenitori col fondo in teflon (Il fluoro è impiegato nella produzione di plastiche a bassa frizione come il teflon, e in liquidi refrigeranti come il freon.)
  • alcuni sali da cucina fluorati
  • alcuni tipi di anestetici
  • dentifricio
dentifricio
Studi scientifici dimostrerebbero che il fluoro può essere neurotossico anche per il feto a dosaggio considerati sicuri per la madre.
Infine citiamo Wikipedia stessa, che rifacendosi a fonti scientifiche afferma:
l’efficacia del fluoro nel dentifricio è messa in dubbio da alcuni chimici e studiosi di tutto il mondo, che si appellano soprattutto a un numero crescente di studi che evidenzierebbero la tossicità dei sali di fluoro, in grado di causare, con sovradosaggi minimi, delle fluorosi; rovinando le ossa ed i denti, e causando problemi al sistema nervoso e deficit cognitivi.

giovedì 20 giugno 2013

L’osteopatia è rilevante per tante patologie professionali



L’osteopatia è rilevante per tante patologie professionali
La nostra schiena è continuamente sotto stress! A questo proposito, l’osteopatia può intervenire con dei trattamenti specifici per ogni settore di attività.
Attività professionali che sono alla fonte di patologie "accumulate in silenzio" dal nostro corpo. Eccovi proposti alcuni esempi di disturbi fisici, che possono essere risolti con la manualità degli osteopati dell’Istituto Romano di Medicina Osteopatica.

Osteopatia e il lavoro d’ufficio.
Rimanere più di sette ore davanti un computer provocherà tali disturbi: intorpidimento, bruciore o formicolio, debolezza muscolare, dolore, palpitazioni, gonfiore, sensazione di rigidità, anchilosi.

Osteopatia nel settore dell’edilizia.
Per la costruzione e lavori pubblici, la partecipazione di spalle e schiena è molto richiesta, e come conseguenza le seguenti condizioni patologiche: sciatica, tendinite della cuffia dei rotatori, borsiti, gomito del “tennista”, sindrome del tunnel carpale, tendiniti del tendine di Achille.

Osteopatia nel settore agricolo.
In questo settore, in continuo fermento, più  del 95 % dei lavoratori soffre di disturbi periarticolari e  vertebrali (spesso lombare), problemi di respirazione, meccanismo allergico, lesioni meniscali croniche.

Il corpo sentirà una fase silenziosa di accumulo di tensione e lancia un’ allarme quando queste tensioni diventano più evidenti, più sconfortevoli e costanti. Identificando l’origine fisica dei vari problemi riguardanti le condizioni di lavoro, l’osteopata col suo intervento manuale delicato ripristinerà il corretto funzionamento del corpo e permetterà al paziente di riadattarsi all’ambiente

lunedì 17 giugno 2013

OSTEOPATIA - L’importanza della cura osteopatica



OSTEOPATIA - L’importanza della cura osteopatica
La prevenzione e le soluzioni a lungo termine sono i principi fondamentali dell’osteopatia.

La capacità di individuare i bisogni del paziente, la consulenza e l’informazione offerte dall’osteopata permettono al paziente di migliorare il suo stato di salute in modo rilevante.

La chiave basilare è la consapevolezza del paziente e del suo stato di salute.

Alcune delle potenzialità della pratica professionale osteopatica sono il riequilibrio delle funzioni neuro-muscolo-scheletriche e il ristabilirsi della mobilità dei differenti sistemi del corpo (linfatico, nervoso e circolatorio), in modo da migliorare la loro interazione e regolazione, e di ripristinare l’integrità strutturale e la continuità dei fluidi.

Uno degli scopi del lavoro osteopatico è quello di ristabilire l’equilibrio perso, agendo sui punti deboli.

Prendendo in esame la condizione di salute di ogni persona, l’osteopata sviluppa un programma specifico di trattamento più adatto. I consigli per uno stile di vita sano sono un elemento determinante per favorire l’equilibrio del sistema di regolazione naturale dell’organismo. Infatti, l’osteopata suggerisce anche la corretta postura da adottare e lo stile nutrizionale da seguire.

La conoscenza dell’anatomia e della fisiologia umana permette all’osteopata di stabilire delle correlazioni tra le cause dei fastidi del paziente ed i sintomi che si manifestano. L’osteopata si avvale di un suo preciso metodo di analisi e, successivamente, di intervento, utilizzando una serie di tecniche manipolative molto precise. Nel corso della sua formazione e della sua professione, acquista una sempre maggiore sensibilità tattile, che gli permette di diagnosticare i problemi del paziente prima che si manifestino, evitando la comparsa del dolore e prevenendo le lesioni che possono causare un peggioramento nelle prestazioni atletiche o professionali.

Un consulto osteopatico effettuato almeno una volta l’anno permette al paziente di tenere sotto controllo il proprio stato di salute, prevenendo eventuali problemi prima che il dolore si manifesti o che si presenti in forma acuta.

venerdì 14 giugno 2013

PREVENIRE CON L'OSTEOPATIA



Prevenire con l’osteopatia
Mal di schiena, dolori all’anca, cervicalgie sono solo alcune delle problematiche di cui chiunque può soffrire. Questi fastidi, che possono anche rendere impossibili alcuni movimenti, non colpiscono solo gli anziani, ma persone di tutte le età. Un atleta professionista o un lavoratore sedentario possono soffrirne a causa di posture o di movimenti sbagliati. Il compito dell’osteopata è l’individuazione ed il trattamento delle problematiche in atto e dei punti deboli del paziente. La capacità di individuare la malattia molto prima che il fastidio diventi intollerabile comporta un grande risparmio di tempo. L’osteopata è in grado, infatti, di prevenire le lesioni che possono generare la diminuzione e, nei casi più gravi, l’incapacità delle prestazioni atletiche o professionali. E’ molto meglio prevenire piuttosto che curare.

Come si va dal dentista per il controllo annuale, così è indicato consultare l’osteopata almeno una volta l’anno per un check-up preventivo, anche se il dolore non si è ancora manifestato. Il suo strumento di lavoro è la mano, nel corso della sua formazione impara continuamente a migliorare la sua sensibilità al tocco. Grazie alla sua conoscenza dell’anatomia e della fisiologia umana, è in grado di individuare le correlazioni esistenti tra cause e sintomi, diagnosticando numerosi problemi prima che si manifestino.

La prevenzione e le soluzioni a lungo termine sono i fondamenti dell’osteopatia. Il principio essenziale è la consapevolezza del paziente e del suo stato di salute. La capacità di ascolto, la consulenza e l’informazione offerte dall’osteopata permettono al paziente di migliorare in modo significativo la sua salute. Le correzioni e le tecniche utilizzate dall’osteopata hanno un effetto positivo sui sistemi circolatorio, linfatico e nervoso ed aiutano il corpo a ritrovare l'equilibrio perso. Inoltre, la combinazione di consigli nutrizionali e di suggerimenti posturali favoriscono il benessere totale del paziente.

giovedì 13 giugno 2013

l'osteopatia durante la gravidanza



Durante la gravidanza, la donna dovrebbe regolarmente essere seguita dall’osteopata?
Si, per due ragioni molto importanti.
La prima è che l’utero, il “Muscolo”, mantenuto da tre legamenti importanti (legamenti rotondi, utero sacrali e larghi), deve crescere regolarmente nello spazio addominale. Questi legamenti sono inseriti nello scheletro osseo del bacino e non devono, con la loro tensione, impedire la crescita fisiologica dell’utero, che significherebbe un eventuale compressione e sofferenza intra uterina del feto.
La seconda ragione riguarda la vascolarizzazione dell’utero. Diversi studi hanno prospettato che un problema di vascolarizzazione uterina potrebbe facilitare un’ eventuale interruzione di gravidanza.
La soluzione, per evitare la compressione dell’utero e migliorare la sua vascolarizzazione, è di conservare la mobilità delle strutture musculo-articolari del bacino con l’aiuto dell’osteopatia.
Questi trattamenti devono essere effettuati almeno 1/2 volte al mese;  dal 3zo mese di gravidanza a due settimane dalla data prevista del parto e sempre sotto osservazione del ginecologo di fiducia.
Le tecniche osteopatiche utilizzate  sono sempre “dolci” e sono programmate anche  per preparare la donna verso un parto naturale.