giovedì 30 gennaio 2014

PERCHÉ CONSIGLIARE L’OSTEOPATIA IN GRAVIDANZA?

PERCHÉ CONSIGLIARE L’OSTEOPATIA IN GRAVIDANZA?

Il terreno, ossia l’utero prima e il pavimento pelvico poi, sono la componente determinante per lo sviluppo del feto e la sua successiva espulsione (parto).
Spesso ci si dimentica che il parto è un gesto di notevole atleticità per la donna e si deve calcolare sempre una componente di rischio!! Ma ciò non giustifica la sua eccessiva medicalizzazione. A mio avviso bastano certi piccoli accorgimenti quali: rimanere in forma fino al nono mese (guai poltrire davanti alla TV!!) ed essere seguiti da un osteopata qualificato, oltre a seguire i consigli delle ostetriche e dei ginecologi, per avere un parto il più naturale possibile.

Essendo dunque un gesto atletico a tutti gli effetti, necessita di una preparazione fisica e psicologica ottimale.

Spesso si pensa che il taglio cesareo sia il parto meno traumatico, ma ricordiamoci invece i rischi elevatissimi per mamma e bebè (5.3/10.000 quasi come per gli incidenti stradali annui) e il fatto che il bambino non subisce il naturale processo di spremitura, passando improvvisamente alla pressione atmosferica. Il cesareo è dunque un intervento a tutti gli effetti e va fatto, a mio avviso, nel momento in cui si evidenziano delle difficoltà per il nascituro o per la neo-mamma, altrimenti va il più possibile evitato!
Il passaggio della testa del bambino nel canale del parto è più che naturale, il cranio è strutturato in maniera da assecondare i movimenti di contrazione dell’utero grazie alla sua grande elasticità (vedi fontanelle).

Il pavimento pelvico invece, con la sua struttura complessa muscolare e fasciale, gioca un ruolo fondamentale nell’espulsione: deve cedere senza lacerarsi e permettere il naturale movimento di rotazione del bambino.

Le lacerazioni che avvengono sono dovute a rigidità o asimmetrie del bacino, causate, per esempio, da una banale caduta sugli sci avvenuta da bambina, o un incidente automobilistico, tutte cose che vengono trascurate ma che invece possono determinare una rigidità tale da rendere il passaggio del bambino difficoltoso (vedi per esempio i bambini yo-yo: questi bambini sono intrappolati nel canale del parto e vengono spinti contro una parete che non cede, determinando addirittura una loro risalita!).

Senza poi considerare le gravi conseguenza che si possono avere in seguito a lesioni del pavimento pelvico (perdite urinarie, incontinenza e spotting fecali, prolassi uterini, vescicali, rettali…) che comportano, per la donna, grave disagio.

L’OSTEOPATA COSA PUÒ FARE?

Riequilibrare tutta la struttura seguendo mensilmente la neo-mamma fino al giorno prima o stesso, del parto.
Ad esempio in Francia, l’osteopata è presente in sala parto in quanto agendo immediatamente sul sacro è in grado, con una rapida manovra, di risistemare la struttura, purtroppo in Italia le cose stanno diversamente, quindi niente osteopata in sala!!
Anche l’utero va preparato, infatti si consiglia di andare dall’osteopata ancora prima che la donna sia gravida, in quanto agendo per tempo, in poche sedute e con poco sforzo, si riesce a creare la situazione ottimale per una gravidanza serena e un parto naturale!



E DOPO CHE È AVVENUTO IL PARTO?

È sempre meglio trattare mamma e bebè dopo il parto, ripeto il parto è un gesto impegnativo per entrambi!! Una controllata non guasta mai! Fin da subito!
Le tecniche osteopatiche sono dolci e rispettose dei tessuti cedevoli del bambino, torsioni che si creano per via di una difficoltà durante il parto o semplicemente perché si sono create, si ripercuotono nel suo sviluppo equilibrato. Agendo per tempo si possono evitare situazioni fastidiose che una volta strutturate ci vogliono molte più sedute e più tempo per distendere e risolvere (mal di testa, tensioni unilaterali, coliche dell’infante, ecc).

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