Colpo di
frusta
CHE
COS’E’ IL COLPO DI FRUSTA?
Molti
sono i pazienti che si rivolgono all’esperte mani dell’osteopata per risolvere
i problemi e le conseguenze causati da un colpo di frusta. Il colpo di
frustacervicale è uno degli eventi traumatici statisticamente più frequenti
negli incidenti automobilistici ed assume pertanto, all’interno di quella vera
e propria malattia sociale che è la patologia traumatica dovuta ai sinistri
stradali, una notevole rilevanza epidemiologica.
Generalmente
si chiamano “colpi di frusta” tutti quei traumi che comportano un’iperflessione
ed iperestensione, in maniera violenta, del tratto cervicale, sono un
meccanismo accelerativo-decelerativo di trasferimento d’energia sul collo che
può conseguire a collisioni anteriori o laterali di veicoli a motore, ma non
solo.
Il trauma
può dar luogo a lesioni dello scheletro o dei tessuti che a loro volta possono
dare inizio a varie fastidiose manifestazioni cliniche, di differente gravità,
che perdurano negli anni se non trattate OsteopaticamenteLe conseguenze di un
colpo di frusta interessano soprattutto la muscolatura, i legamenti, i dischi
intervertebrali, il sistema vascolare, il sistema nervoso simpatico, le
vertebre ed il midollo spinale.
Nei casi
meno gravi si potranno avere danni legamentosi da stiramento e contusione delle
strutture articolari, causati dallo scivolamento delle vertebre, con edema
locale e contrattura da riflesso protettivo. Nei casi più gravi si possono
verificare rotture dei legamenti, ernie discali cervicali, fratture vertebrali.
Chiaramente
vari sono i fattori che determinano la gravita del colpo di frusta:
• Forza
d’impatto.
•
Posizione della testa, nel momento dell’impatto.
•
Posizione delle mani, nel momento dell’impatto.
•
Consapevolezza dell’incidente, che sta per avvenire.
•
Posizionamento corretto del poggiatesta.
• Se
l’airbag ha funzionato.
•
Condizioni cliniche del collo antecedenti al trauma.
SINTOMI il
paziente con colpo di frusta, non ha sintomi nell’immediato dopo trauma, al
punto che rifiuta il trattamento medico, solo dopo qualche ora incomincia a
percepire rigidità del collo e qualche dolore. Il giorno dopo l’edema è
evidente così come i dolori e la rigidità.
I primi
sintomi, cioè alcune ore dopo ed entro i 3 giorni, sono: dolore cervicale, brachialgia,
limitazione dei movimenti del collo e la cefalea il più delle volte occipitale
o generalizzata; solo nei giorni successivi vengono riferiti irritabilità,
parestesie e sintomi otoneurologici, sintomi questi che da soli tendono, a
volte, a scomparire nell’arco di 3 mesi dal trauma.Altri sintomi tendono a
comparire più tardi, circa 3 settimane dopo l’evento traumatico, sintomi che
avvengono a causa del coinvolgimento del Sistema Nervoso Simpatico, squilibri
vascolari, disfagia, nausea, vomito, affaticamento, vertigini, sbandamenti,
dolori lombari, insonniae seri problemi emotivi e psicologici.trattamento
osteopaticoIl trattamento osteopaticoè eccellente per curare il colpo di frusta
sia in fase acuta che cronica, è comunque bene ricordare vi sarà sempre un
trattamento diverso per ogni paziente così come per la sua durata.
Nella
fase acuta, che è caratterizzata da una forte contrazione muscolare e da una
moderata o seria limitazione di movimento, con i tessuti, che sono spesso
edematosi e caldi ed occasionalmente delle ecchimosi sono presenti il dolore è
limitato al collo. In questa fase è bene fare una manipolazione Osteopaticanel
più breve tempo possibile dopo che il paziente è stato stabilizzato, lo scopo è
quello di minimizzare l’edema e le reazioni tessutali. Il trattamento viene
fatto usando anche tecniche miofascialicon estrema gentilezza, in maniera
indiretta e perilesionale, vale a dire è indirizzato alle aree adiacenti al
trauma.
Lo scopo
maggiore della manipolazione Osteopaticain fase acuta del colpo di frustaè di
ripristinare la circolazione, con tutto il miglioramento che essa apporta.Nella
fase cronica iniziale, da una settimana ad un mese, l’infiammazione acuta è
regredita ma la tensione dei tessuti permane. Il range di movimento è migliorato,
il dolore è sempre presente ma si è fatto più sordo, incominciano i sintomi del
Sistema Nervoso Simpatico.
Ora,
bisogna impiegare dei trattamenti Osteopatici più forti, pur mantenendo ancora
le tecniche della fase precedente, bisogna applicare tecniche più dirette alla
zona coinvolta tipo ad energia muscolare.Nella fase cronica finale, da 2/3 mesi
in poi, il dolore leggero è tutto quello che rimane e spesso senza alcuna
irradiazione, rimane ancore una piccola limitazione nel movimento, i
cambiamenti nei tessuti sono cronici per loro natura. Adesso le manipolazioni e
mobilizzazioni Osteopaticheriguardano l’intero corpo in modo tale da scaricare
completamente il trauma su tutto il corpo e liberare così ogni tensione
residua, in questa fase si utilizzeranno le tecniche ad Alta Velocità e Bassa
Ampiezza THRUST, quelle famose con scroscio articolare. Ed il nostro paziente
riguadagnerà in tempi molto più brevi il suo stato di salute.
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